La pistola fa cilecca
La pistola graffettatrice pneumatica dopo aver sparato un
colpo, non riesce a sparare il secondo; la linguetta spingipunto esce vuota
senza il punto. Perché?
Probabilmente dipende dal fatto che la pressione dell’aria
è troppo bassa e non ha la forza di spingere la linguetta indietro oltre le
graffe. Per ovviare basta aumentare la pressione dell’aria. La pressione
giusta per una pistola graffettatrice è di circa 5 atmosfere.
La causa del mancato funzionamento però potrebbe essere causata dalla mancata
lubrificazione del cilindro. In tal caso bisognerà inserire alcune gocce di
olio nel foro della presa d’aria dopo aver staccato il tubo. Per far fluire l’olio
nel cilindro bisogna sparare a vuoto qualche colpo a pressione ridotta.
Se dopo questi tentativi la graffettatrice non funziona ancora significa che c’è
qualche danno interno. Bisognerebbe smontare la macchinetta e ispezionare l’interno.
Questa è però un’operazione non consigliabile a chi non è esperto; meglio
rivolgersi al fornitore o ad una officina specializzata.
La lama vibra
La lama della sega circolare vibra eccessivamente. Che
fare?
Uno dei difetti più frequenti nelle seghe circolari è la
vibrazione della lama. La cause possono essere:
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Il perno sul quale ruota la sega è disassato: probabilmente ha ricevuto un colpo durante il taglio. In questo caso bisognerebbe sostituire i pezzi difettosi. È una operazione costosa e non sempre conveniente; forse è il caso di prendere in considerazione l’acquisto di una sega nuova. |
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Il diametro del foro interno della lama è maggiore del diametro dell'asse centrale e necessita quindi di un anello di riduzione. |
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La lama è stata fabbricata con acciaio scadente e quindi si è deformata. Bisogna assolutamente sostituire la lama. |
Sega o ghigliottina?
Conviene acquistare una ghigliottina o una sega circolare?
È una delle domande più ricorrenti che rivolgono i
principianti.
La risposta non è semplice. Vediamo i pregi e i difetti delle due macchine.
Il vantaggio più importante della ghigliottina è di effettuare
contemporaneamente i due tagli a 45° con una unica operazione.
Un altro vantaggio molto importante è che la ghigliottina non fa polvere. È
vero che un buon aspiratore contribuirebbe a superare questo svantaggio della
sega. Nessun aspiratore però riesce ad aspirare il 100% della polvere prodotta.
Altro vantaggio della ghigliottina è che non consuma energia elettrica perché
viene azionata a pedale. La sega invece consuma, sia per il motore della sega,
che per l’aspiratore.
Il taglio della ghigliottina, contrariamente a quanto pensano i principianti, è
migliore della sega. La cornice non tende a scheggiarsi nel dorso come invece
può capitare con la sega. Solamente una sega circolare bilama riesce ad avere
la stessa qualità di taglio della ghigliottina.
La sega invece comincia ad avere dei vantaggi nei confronti della ghigliottina
quando si devono tagliare aste grosse. In questi casi la ghigliottina deve
effettuare il taglio in più riprese. Il taglio viene ugualmente bene, ma il
tempo di taglio diventa maggiore di quello con la sega.
Un altro vantaggio della sega si ha in caso di taglio di cornici con una sagoma
"rientrante". In questi casi infatti, la
lama della ghigliottina, scendendo in verticale, tende a stracciare il legno.
Un ultimo vantaggio della sega si ha quando si tagliano aste grezze, oppure aste in pino.
In tal caso, infatti, se si usa la ghigliottina si potrebbe "stracciare" il legno.
In conclusione che consiglio dare ai principianti? Dipende dal tipo di aste che
il principiante pensa di dover tagliare. Se ritiene che le aste grosse abbiano
preponderanza rispetto alle aste sottili allora è meglio che si orienti sulla
sega; se invece ritiene che le aste grosse rappresenteranno solamente una
piccola percentuale del suo lavoro allora è preferibile l’acquisto di una
ghigliottina.
Il prezzo della ghigliottina è all’incirca lo stesso di una sega circolare
equipaggiata con un aspiratore e piani diagrammati.
Un ronzio preoccupante
Al momento di avviare la sega circolare la lama resta
immobile mentre si sente uno strano ronzio. Cosa è successo?
I motivi per cui la sega emette uno strano ronzio, pur
restando ferma la lama, possono essere di duplice natura: elettrica o meccanica.
Nel primo caso potrebbe essersi verificato un blocco del motore a causa della
mancanza di una fase elettrica, oppure ci potrebbe essere un abbassamento del
voltaggio. In questi casi, la prima cosa da fare è staccare
la corrente e verificare, dai quadri elettrici di ingresso, la situazione delle
fasi e del voltaggio. Se queste non presentassero anomalie, si controlli l’integrità
dei collegamenti elettrici a filo: se anche questa operazione non portasse ad
alcun risultato, si deve ricorrere necessariamente ad un elettricista. Nel caso
in cui il problema sia di natura meccanica, il guasto potrebbe dipendere dalla
cinghia di trasmissione rotta o non più in tensione. In tal caso bisogna aprire il carter
protettivo e, se la cinghia risultasse allentata, bisogna agire sulle regolazioni
interne. Altrimenti, è necessario ricorrere alla sostituzione del pezzo rotto.
Se anche il controllo sulla cinghia non fornisse alcun aiuto, bisogna verificare
la condizione e l’integrità dei cuscinetti: ovviamente in questi casi bisogna
procedere con la sostituzione del pezzo danneggiato. Esiste un’ultima ipotesi:
la lama è bloccata all’interno da un ritaglio di legno. In
questo caso è sufficiente una pulizia della parte interessata.
Il compressore è stanco
Dopo aver assemblato una cinquantina di cornici con la
graffatrice pneumatica, il compressore da 25 litri dà segni di stanchezza: si
blocca e si rifiuta di lavorare per alcuni minuti. Riprende solamente dopo il
"riposino". Perché?
L’assemblaggio di una grossa serie di cornici può
essere troppo "faticoso" per un compressore di 25 litri, specialmente
se il lavoro viene effettuato velocemente. La quantità di aria scaricata è
superiore alla quantità che riesce a ricaricare: in pratica, pur ricaricando in
continuazione non ce la fa a stare dietro all’operatore. La pressione dell’aria
diminuisce gradualmente e ad un certo punto il compressore deve fermarsi e
riprendere fiato: una apposita valvola di sicurezza lo blocca per alcuni minuti
fino a quando è in grado di riprendersi. Anche se continuasse a funzionare, la
pressione sarebbe comunque insufficiente per dare la spinta alle graffette della
graffatrice.
La soluzione può essere quella di sostituire il compressore con uno di maggiore
portata d’aria. Un’altra soluzione alternativa può essere quella di
cambiare l’organizzazione della produzione. Invece di effettuare il taglio
cumulativo di tutte le cornici e successivamente l’assemblaggio cumulativo dei
pezzi si potrebbe alternare il taglio con l’assemblaggio. Il compressore
avrebbe così il tempo di ricaricarsi mentre il corniciaio taglia altre cornici.