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Come applicare rapidamente l'attaccaglia
Un sistema molto rapido di applicare l'attaccaglia
è quello di fissarla con delle graffette sparate da una pistola pneumatica. Non
è necessario centrare i fori dell'attaccaglia.
Basta usare delle graffette di spessore piuttosto grosso che abbiano la forza di forare la lamiera dell'attaccaglia.
Far vedere i campioni ad angolo sopra una
stampa arrotolata
Basta tenere sul banco del negozio una
lastra di vetro plastico (polistirene, crilex ecc.) in modo che la lastra si
possa sollevare dal lato che non è fissata. In alternativa si potrebbe tenere anche una lastra di vetro molato.
Il quadro arrotolato viene infilato sotto alla lastra in modo che si srotoli e resti appiattito quando la lastra viene abbassata. A questo punto si possono provare campioni di aste e di passepartout; si ha inoltre il vantaggio di avere una visione più precisa di come si presenterà il quadro finito poiché lo si può mostrare già sotto il vetro.
Per tendere la carta dietro ai quadri
Questo "trucco" è piuttosto conosciuto
ma lo spieghiamo soprattutto per i principianti.
Se si usa della carta per chiudere i quadri sul retro bisogna che la carta resti
ben tesa per una migliore presentazione della cornice.
Approfittando del fatto che la carta con l'umidità tende ad allargarsi, si
inumidisce il foglio con una spugna e si attende il tempo necessario perché la
carta si dilati. A quel punto si sparge la colla (una colla vinilica va bene)
sul rovescio dell'asta e vi si applica il foglio di carta. Man mano che il
foglio si asciugherà tenderà a restringersi restando quindi completamente
teso. La carta in eccesso può essere rifilata con un trincetto.
Un risultato quasi simile si può ottenere inumidendo la carta dopo che è già
stata incollata sul retro della cornice.
Come scaffalare le cornici pronte
Questo sistema di scaffalatura è particolarmente
adatto ai corniciai che vogliono avere sempre pronte delle cornici nei formati
standard più ricorrenti. Appendendo le cornici più piccole dentro quelle più
grandi si risparmia molto spazio e si tengono costantemente in ordine. Il
prelievo della cornice dallo scaffale è immediato. Un altro vantaggio dello
scaffale è che le cornici non si rovinano perché sono appese e quindi non si
ammaccano. Il sistema è valido sia per cornici piuttosto grosse (per pittura)
che per cornici sottili (per grafica e stampe). Per le cornici sottili è
sufficiente usare dei ganci appositi (che si trovano in qualsiasi ferramenta)
applicati a un pannello di faesite traforata.
Per le cornici per pittura invece bisogna costruire un'intelaiatura a cui
applicare dei bracci di profilato di alluminio a "L". Lo scaffale
potrebbe essere bifronte, cioè essere utilizzato da entrambe le parti.
Quando il quadro resta attaccato al vetro
In determinate circostanze una stampa può restare
attaccata al vetro. La separazione può essere ottenuta con il calore. Il vetro
può venire appoggiato orizzontalmente vicino a una sorgente di calore (un
calorifero per esempio). Dopo un certo tempo l'inchiostro della stampa si
scioglie e si può procedere con molta cautela al distacco della stampa.
Meglio sarebbe però la procedura seguente. Appoggiare il vetro sopra due rialzi ai
lati (due pezzi di legno per esempio) con la stampa appesa sotto al vetro.
Riscaldare il vetro (con il fon della moglie o con un accendino) fino a quando
il foglio si staccherà da solo e si depositerà sul banco.
Anche le foto spesso si attaccano al vetro. Per staccarle bisogna immergere la foto e il
vetro dentro una bacinella d'acqua con la foto in alto. Dopo qualche ora la foto
si staccherà da sola. La fotografia dovrà poi rimanere con la faccia in su ad
asciugare. Fino a completo asciugamento bisogna fare attenzione a non sfregarla.
Un graffio sul vetro
Un graffio si nota meno se è nella parte interna
del vetro, specialmente se è a contatto diretto del quadro. Si nota ancora meno
se viene a trovarsi su una zona mossa dell'immagine poiché si confonde
nell'insieme.
Un angolo del vetro smussato
Quando una lastra di vetro ha un smussato bisogna
che il vetro venga applicato alla cornice con l'angolo smussato verso il basso.
Quando il quadro verrà appeso, la lastra di vetro tenderà ad abbassarsi e la
smussatura resterà quindi invisibile all'interno della battuta.
Come si incolla un puzzle
Si fa scivolare delicatamente il puzzle sopra un
pezzo di cartone. Poi lo si copre con un altro pezzo di cartone. Il sandwich
così ottenuto va capovolto con molta cautela (meglio con l'aiuto di un'altra
persona). Il cartone che si a questo punto si trova sopra il sandwich viene
tolto in modo che il puzzle si presenti con il retro rivolto verso l'alto. Si
incolla separatamente il supporto e poi lo si adagia sopra il retro del puzzle
facendolo aderire. Se il supporto era stato precedentemente rifilato nelle
esatte misure del puzzle bisogna fare molta attenzione a che tutti i quattro
lati coincidano con i lati del puzzle, altrimenti basta rifilare i lati del
supporto che sporgono dal puzzle.
Come imballare i quadri
Al momento della consegna tutti i quadri
incorniciati vanno mostrati al cliente. Bisogna perciò aprire l'involucro
davanti al cliente e, dopo avere fatto vedere il quadro, richiudere il pacco.
Per facilitare questa operazione seguite questi piccoli accorgimenti.
Il pacco va chiuso con pochissimo nastro adesivo, altrimenti al momento
dell'apertura si rischia di stracciare la carta di imballo. Oltre a tutto,
riducendo al minimo la quantità di nastro adesivo, si fa anche una piccola
economia.
Il quadro va imballato in modo che, aprendo la carta di imballo, si veda il
quadro non il retro della cornice. Se nel pacco i quadri sono due quadri bisogna
imballarli schiena contro schiena, in modo che non si rovinino strofinandosi fra
di loro. In tal caso solamente uno dei due quadri, al momento dell'apertura, è
visibile. Per forza di cose bisognerà depositare il primo quadro accanto al
pacco e girare l'altro quadro per farlo vedere al cliente. È consigliabile non
mettere più di due quadri nello stesso pacco per non rovinarli.
Essiccazione rapida
Esporre al sole o al calore i dipinti per
accelerare l’essiccazione del colore a olio non serve. Anzi è esattamente il
contrario di quello che dovrebbe essere fatto. Sarebbe preferibile piuttosto
lasciare il dipinto in una stanza fresca e ben ventilata.
Si eseguono ritratti
Se qualche pittore ritrattista vuole fare
pubblicità nel vostro negozio chiedetegli di fare un ritratto di qualche
personaggio noto in modo da attirare maggiormente l’attenzione dei vostri
clienti. Accanto al ritratto appendete la scritta: “Pittore esegue ritratti”.
Come sballare i pacchetti di aste
Per imballare le aste il fabbricante, con una
macchina imballatrice, avviluppa il mazzetto di aste con carta iniziando da una
estremità e arrivando fino alla estremità opposta sovrapponendo leggermente la
carta ad ogni giro.
Per sballare l’asta il corniciaio deve fare esattamente l’operazione
inversa. Deve cioè iniziare dall’estremità dove il fabbricante ha finito. In
tal modo non sarà necessario tagliare la carta ad ogni giro, cosa che invece
sarebbe indispensabile se si fosse iniziato a sballare dall’altra estremità.
Un ulteriore accorgimento, che accorcia il tempo di sballo, si ottiene torcendo
la carta nel senso inverso a quello di avvolgimento. La tensione dell’avvolgimento
viene meno e a questo punto basta far scivolare la carta fino all’altra
estremità.
Fotocopia originale
A volte il cliente chiede che sia visibile sia il
diritto che il verso del quadro. Una prima soluzione può essere quella di
incorniciare il quadro su doppio vetro. Ciò però comporta qualche problema:
primo fra tutti quello di dover girare il quadro per vedere il retro. In alcuni
casi la soluzione migliore si ottiene facendo una fotocopia del retro e
incorniciando il diritto e il verso uno accanto all’altro. In tal modo chi
guarda ha una visione immediata di entrambe le facciate, anche se una ovviamente
non è l’originale. Per adottare questo accorgimento naturalmente bisogna
avere l’approvazione del cliente. La soluzione è consigliabile specialmente
nel caso in cui il retro è costituito da un soggetto in bianco e nero (il verso
di una stampa, una autentica, una frase di dedica, schizzi in matita o penna
ecc.) In questo caso infatti la fotocopia è praticamente uguale all’originale.
Non aspettate troppo a spezzare il vetro
Ricordatevi che l'incisione fatta con il
tagliavetro tende a "cicatrizzare" dopo alcuni minuti. Perciò non
aspettate troppo per spezzare il vetro dopo averlo inciso. Potrebbe spezzarsi
con maggiore difficoltà o non spezzarsi affatto.
Standardizzazione delle misure
Se potessimo modificare le misure delle cornici
trasformandole in misure standard otterremmo notevoli risparmi di tempo e di
materiale. Se la cornice è con passepartout si può giocare sulla larghezza del
passepartout per arrivare ad una misura standard.
Il vetro potrebbe essere così pretagliato nelle misure standard più usate come
30x40, 35x50, 40x50, 50x70 ecc. Il taglio in serie è molto più rapido da
effettuare e lo spreco per ritagli praticamente inesistente. Le casse di vetro
possono essere acquistate in larghezze standard che consentano il migliore
utilizzo: cm 40, 50, 60,70, ecc. All'arrivo delle lastre si effettua il taglio
in serie sulla base di precisi schemi di taglio. Le lastre tagliate dovrebbero
venire immagazzinate ordinatamente in modo da essere facilmente prelevabili al
momento dell'utilizzo.
Tali lastre pretagliate potrebbero servire anche nel caso che siano necessarie
delle misure leggermente più piccole. Se per esempio ci serve un vetro 30x39 è
preferibile togliere un centimetro da una lastra di 30x40 anziché tagliare
dalla lastra intera.
Anche il cartone grigio (o altro supporto della cornice) si presta ad essere
pretagliato con vantaggi considerevoli di tempo e di materiale. I pezzi
pretagliati possono essere immagazzinati accanto alle lastre pretagliate di
vetro in modo che, al momento dell'applicazione del quadro, si prelevi
contemporaneamente vetro e cartone.
Dipinti su vetro
Vi è mai capitato di rompere un dipinto su vetro
(per esempio i naif iugoslavi) che il vostro cliente ha portato a incorniciare?
In questi casi non c'è proprio nulla da fare. Possiamo però prevenire tali
rischi per il futuro. Quando vi portano un dipinto su vetro guardate
innanzitutto lo spessore. Maggiore è lo spessore, minore è il rischio che il
vetro si spezzi. Guardate se lungo il bordo ci sono delle crepe; sappiamo che se
ci sono crepe tenderanno a progredire verso il centro del quadro. È
consigliabile dire al cliente che non potete assumervi responsabilità in caso
di rottura di vetro. Ciò è tanto più importante quanto maggiore è il valore
del dipinto.
Al momento dell'applicazione sarebbe bene coprire i bordi del vetro con un
nastro adesivo di carta per mascherature. Ciò per evitare che punti o chiodi
utilizzati per fissare il vetro alla cornice vadano a toccare il vetro.
Difetti del passepartout a smusso
Il difetto più comune nel
taglio del passepartout è la sovrapposizione del taglio negli angoli. Le cause
sono essenzialmente due.
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Errore nella regolazione della profondità della lama. |
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Imperfezione nelle taratura delle scale di misurazione. |
Ogni volta che si cambia lo spessore del cartone da tagliare bisogna ricordarsi di regolare sia la profondità della lama che le scale di misurazione.
Problemi nell’assemblaggio delle cornici
A volte le graffe non
riescono a penetrare completamente nel legno ma restano parzialmente fuori. La
ragione è dovuta al fatto che il legno è troppo duro rispetto alla pressione
dell’aria. La pressione dovrebbe essere proporzionata alla durezza del legno.
Più duro è il legno, maggiore deve essere la pressione. Per l’obeche, l’ajous,
il samba è sufficiente una pressione di circa 4 atmosfere; per il ramino la
pressione deve essere di circa 6 atmosfere.
Altro problema: le graffe non riescono a sovrapporsi ma si affiancano
Qui bisogna ricordare che l’affilatura delle graffe viene fatta solamente su
un lato come negli scalpelli. Può darsi così che la seconda graffetta non
riesca a indirizzarsi in modo esatto contro la base della prima graffetta, ma le
scivoli di fianco. Questo succede specialmente quando la cornice subisce un
piccolo spostamento dopo l’inserimento della prima graffa. Per evitare questo
inconveniente si devono prendere due accorgimenti. Primo: fare molta attenzione
a non spostare la cornice durante l’inserimento delle graffe sovrapposte.
Secondo: utilizzare possibilmente delle graffette a doppia affilatura.
Ancora un altro problema: le graffe non salgono verticalmente nel legno ma
tendono a piegarsi. Le ragioni possono essere:
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Legno troppo duro. In tal caso è preferibile usare graffe a doppia affilatura. |
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Acciaio troppo debole. In questi casi non c’è altra alternativa che contestare le graffe al fornitore. |
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Legno con forti venature che hanno la forza di far deviare il senso di marcia delle graffette. Questo inconveniente è particolarmente comune con il pino e l'abete. Non c’è nessun sistema per ovviare a questo inconveniente se non quello di non utilizzare graffette troppo lunghe e in particolar modo di evitare di sovrapporre le graffette, poiché si potrebbe verificare addirittura che la deviazione imposta dalle venature faccia fuoriuscire le graffette dall’asta. |